Il privato ha frenato sull’accordo. Adesso l’obiettivo è trasformarla in house. Il sindaco: “Tempi strettissimi”
TERAMO – E’ ‘congelata’ la trattativa tra il Comune di Teramo e la Teramo Ambiente (in sostanza la parte privata rappresentata dalla Comir srl di Stefano Gavioli), sul pagamento dei crediti vantati dalla municipalizzata, sommatisi nel corso degli anni e mai saldati dalle passate amministrazioni.
La proposta transattiva concordata con l’ex amministratore delegato Stefano Prandin non ha più valore dopo la sua defenestrazione e soprattutto la richiesta del nuovo Ad (lo stesso Gavioli) di un supplemento di valutazione. Dunque si dovrà ricominciare daccapo ma il Comune ha intanto deciso di proseguire nel piano prefissato, anche spinto dallì’Agir, ovvero quello di trasformare in società in house la TeAm.
Per fare questo, il Comune dovrà acquistare le quote del privato che corrispondono al 49% del capitale sociale, la cui valutazione è in corso. Ma nel frattempo? Il Comune ha intenzione di chiudere la vicenda in tempi stretti, “perché – ha detto il sindaco Gianguido D’Alberto – è finito il tempo di affidare il servizio di igiene urbana alla TeAm senza un regolare contratto”.
Ascolta D’Alberto nel servizio andato in onda al Tg di R115